HENRY CASEROTTI
(Digication.com) - New York City - Fairfield Count
Paul David
Redfern è un artista digitale nato a Leominster (Massachusetts) nel
1958 che attualmente risiede e lavora a Gorizia, Italia. Egli afferma
che "la scoperta digitale e della computer art", nel 1990 lo ha portato
nel 1994 ha creare le Photomorfosi© una serie di fotomanipolazioni
digitali. Da allora ha avuto un ruolo attivo nel campo dell'arte
contemporanea-digitale.
Lavorando con solo tre strumenti, un iMac, una macchina fotografica
digitale e Adobe Photoshop, l'artista Redfern crea opere molto
interessanti. Ciò che le rende uniche sono due aspetti fondamentali che,
di norma, più frequentemente si trovano nei tradizionali mezzi di
comunicazione visiva. La prima è che Redfern incorpora un senso
tangibile di texture in molte delle sue opere. Questa illusione dello
stato della superficie fa sembrare che l'immagine sia stata creata su
una superficie reale, come il legno o la pietra. Il fruitore può
facilmente immaginare che ciò che vede è un oggetto reale, piuttosto che
una creazione digitale, e questo può cambiare completamente la
percezione visiva. Dopo tutto, un'immagine che è in realtà una serie di 1
e 0 (insieme di bit) è molto effimera, mentre un'immagine che sembra
essere tangibile, un oggetto fisico, dà l'illusione di esistere nella
realtà.
In secondo luogo, Redfern coinvolge lo spettatore a scoprire cosa
realmente sta succedendo nelle sue immagini. E non sempre è
immediatamente evidente ciò che si sta vedendo. Spesso ci sono figure
umane nascoste nelle composizioni che si rivelano solo con una attenta
osservazione. In altre parole, lo spettatore deve dedicare un po' di
tempo per svelare l'intera immagine. Il tempo che il fruitore dedica
alla lettura dell'opera è incredibilmente importante, perché costringe
lo spettatore a vivere, per un po', all'interno del mondo creato
dall'artista, esplorandolo più a fondo e capire così ciò che l'artista
sta esprimendo.
Quello che trovo più interessante sul lavoro di Redfern è la complessità
che ottiene utilizzando supporti digitali. E' il tipo di lavoro che può
svelare alcuni dei suoi più profondi segreti soltanto se osservato in
un periodo prolungato di tempo. Questo è molto diverso da gran parte
dell'arte digitale vista oggi e che si basa sul surrealismo o giochi di
parole visive che mettono in relazione idee relativamente concrete.
Redfern dice che sta cercando di condividere il suo mondo dei sogni
attraverso la sua arte. La complessità delle opere digitali di
Redfern,quindi, è ciò che, secondo la mia opinione, le pone di diritto
nella categoria delle belle arti.